Presentato il suv Alfa Romeo Junior (ex Milano) | Gruppo Eco Liri

Presentato il suv Alfa Romeo Junior (ex Milano)

Nei giorni scorsi l’Alfa Romeo ha lanciato una nuova auto, la Milano. Dopo la sua uscita però, il ministro Urso ha innescato una polemica in difesa del Made in Italy e così, il brand Stellantis, ha deciso di cambiare il nome dell’auto in Junior.

All’origine di tutto ci sono le dichiarazioni pronunciate l’11 aprile (il giorno successivo alla presentazione della vettura) dal ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso: “Un’auto prodotta in Polonia col nome Milano, violerebbe la legge italiana del 2003 sull’Italian Sounding.”

Nonostante il gruppo Stellantis non ritenga che il nome Milano violi la legge italiana, ha preferito non affrontare eventuali polemiche innescate dal Governo, optando per modificare il nome. “Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di un’autovettura, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano. Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione”.

Alfa Romeo Junior

Il nome Junior lo ritroviamo già nel passato dell'Alfa Romeo: parliamo del 1966 quando venne presentata a Balocco la GT 1300 Junior, una coupé da 89 cavalli derivata dalla Giulia Sprint GT e ne vennero venduti circa 92 mila esemplari.

Sul cambio del nome, l’Amministratore delegato delle Alfa Romeo Imparato, ha concluso puntualizzando che "Nessuno mi ha chiesto di cambiare il nome al modello. Ma ho percepito dubbi e incertezze a livello amministrativo e io devo essere sicuro, non posso giocare la partita sui dubbi.

Non vogliamo pagare multe, i soldi dell'azienda sono troppo importanti, non voglio pagare per avere il diritto di importare macchine e non voglio vedere le mie auto bloccate, quindi nello spirito corretto cambio nome dappertutto nel mondo".

 

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